25 giugno 2007

Un progetto universale

Essendo i temi relativi alla sfera della “spiritualità” estremamente estesi e vari, questo “progetto” necessariamente ha dovuto, per approntare un modello sperimentabile, far riferimento ad uno solo dei tanti possibili approcci, scegliendo e proponendo in questa prima fase, quello legato ed indirizzato ad una visione “cristiana”.
Si è ben consapevoli che restano scoperte tante altre vastissime aree di “pensiero”. I contenuti proposti, pur ritenendoli nella loro globalità di “valori universali condivisi”, sicuramente possono essere poco significativi se indirizzati e proposti a persone ed operatori di differente cultura ed orientamento.
Proprio per questo sono previste e si sta già lavorando, a successive, altre edizioni, sviluppando ricerche tendenti a scoprire, quali possano essere i contenuti utili, adottati o adottabili, e che comunque sono serviti al genere umano, come terapia, nell’inevitabile confronto con la “sofferenza”.
Una volta ideato, sviluppato e sperimentato un modello - soprattutto da un punto di vista tecnico-metodologico - sarà possibile, in seguito, allargare l’orizzonte, proporre contenuti e temi utili ad offrire una “assistenza spirituale”, anche a tutti coloro che hanno riferimenti “esistenziali” nel pensiero del mondo islamico, dell’ebraismo, delle filosofie e religioni orientali, nonché del mondo laico-scientifico.

Obiettivi, materiali e metodologia

Obiettivi
Il Progetto ha inteso accogliere questo “appello” partendo dalla convinzione che la sola motivazione etica, anche se coadiuvata da corsi di formazione basati su solide basi scientifiche, non può bastare ad evitare che la morte sia vissuta come una “tragedia”.
Esso si propone di presentare e sperimentare un nuovo, complementare percorso, nella ricerca della guarigione della “sofferenza”, per cercare e una soluzione che possa aiutare pazienti e familiari, attraverso anche l’esperienza cristiana, ad attraversare con maggior serenità l’inevitabile percorso della sofferenza e del dolore.

Materiali e metodi

1. Questa prima ricerca, riguarda la pubblicazione e diffusione di originali testi e riflessioni tratti da un’inedita edizione de “L`Imitazione di Cristo”, (a cura dello stesso ricercatore proponente tale Progetto) intende offrire, la possibilità di conoscere, avvalersi e far propri, i prodigiosi doni che la lettura o l´ascolto di questi testi, arreca a tutti coloro che s´apprestano a riceverne con cuore e animo disponibile, le taumaturgiche ammonizioni in esso contenute e che hanno avuto e continuano ad avere testimonianza, nel corso di tanti secoli in tutte le parti del mondo.
I temi della sofferenza e del dolore, sono ampiamente presenti, in un confronto illuminante con quelli della ragione, della fede, della speranza ed ognuno può trovare nella sua lettura e meditazione, una fervida guida spirituale, per meglio comprendere e prevedere i fatti e gli accadimenti della propria vita.
Gli stimoli e le riflessioni che da esso scaturiscono, offrono un aiuto incomparabile, una medicina portentosa nel rendere possibile sopportare con gran serenità, l´intero iter di una malattia anche grave, dall’esito non sempre positivo, dal momento delicatissimo dell´esser “messi a conoscenza” alla fase operatoria e post operatoria, nonché permettere di vivere con serenità pur nella consapevolezza d´essere nella precarietà, preparandosi a quello che viene anche definito, il “ben morire”.

2. La ricerca ha inteso sviluppare, attorno alle problematiche sanitarie, sociali, psicologiche dei pazienti terminali, uno strumento efficace e maneggevole, dove la possibilità di una somministrazione graduale e parcellizzata del prodotto (con soluzione di continuità tra il setting domiciliare e quello ospedaliero), coinvolge il paziente, invitandolo a proseguire la visione secondo i propri tempi di reazione.
La ricerca prevede un approccio sperimentale, per ottenere indicazioni direttamente dai pazienti allo scopo di migliorare il prodotto e adattarlo ad esigenze anche molto specifiche.
La multimedialità offre infatti l’innegabile vantaggio rispetto ad altri supporti di comunicazione, di personalizzare i parametri di navigazione, orientandosi alle aspettative dell’utente per la consultazione dei contenuti.
La fruibilità di tale prodotto multimediale, che in questa prima sperimentazione si avvale solo di alcuni semplici strumenti di comunicazione come l’ausilio di dvd e supporto cartaceo, potrà avvenire in differenti formati e su altri strumenti tecnologici standard o dedicati per garantire una corretta interazione con il paziente ed anche con gli operatori.

3. La ricerca ha affrontato tutti questi aspetti tecnici e la determinazione delle forme di comunicazione più idonee, potrà avvenire proprio dal confronto e dalle relazioni con tutte le altre Unità Operative presenti sul territorio in un’auspicabile rete integrata di servizi.
Per questo tale ricerca ha coinvolto professionisti e consulenti che hanno sviluppato possibili sistemi e programmi mirati di authoring multimediale e per il web, produzione e post-produzione audio e video, esperti e rinomati maestri nel campo musicale, designer e autori per la gestione dei contenuti testuali e audiovisivi.

Nella successiva e prevista fase di sperimentazione ci si potrà avvalere di studi specifici e integrati in ogni settore coinvolto e ove, i singoli operatori, contribuiranno con lo sviluppo di idee e prototipi di riferimento.

Presentazione ai Farmaci dell'Anima

Per la prima volta, la “riflessione” della comunità scientifica più avanzata, riconosce la necessità dell’intervento di un’”altra assistenza” più vicina alla sfera della “spiritualità” nella gestione di una malattia definita “inguaribile e terminale” da affiancare a quella primaria ed insostituibile dell’apparato medico sanitario. Solitamente, poco ci prepariamo all´evento della morte, ad abbandonare fisicamente questa terra, a convincerci della nostra precarietà, ad accettare serenamente il dolore, la sofferenza e la morte, a causa anche di un’educazione e di una cultura che sin dall’infanzia ne è carente.
Da queste considerazioni è partito uno straordinario “appello” che fa giustizia di secoli di diatribe sulla prevalenza del pensiero laico-scientifico o di quello spirituale-religioso; un “Appello” epocale che nasce, da un luogo “privilegiato”, in cui tanti operatori vivendo quotidianamente a contatto con il dolore, con la sofferenza e la morte, costatano la “precarietà del vivere umano”.
Dove l´uomo non può più nulla, o si cade nella rassegnazione e nel fatalismo e ancor peggio nella disperazione, oppure ci si affida ad un messaggio come quello “cristiano”, che presentando la morte terrena come passaggio necessario alla “vera vita” può trasformare la sofferenza ed il dolore in gioia, portare, pace, calma, serenità e speranza non solo al morente ma anche a tutti i suoi familiari ed amici.